“MASTERPLANNING” – Incontro promosso dal com.te Roberto Bunicci

Sicurezza, navigabilità e responsabilità. Sono questi i punti fondamentali di cui si è discusso nell’evento “Masterplanning”, incontro promosso da Fedepiloti e dalla Corporazione piloti del porto di Ravenna che si è svolto mercoledì 11 maggio 2022 presso la Sala Convegni della Autorità di Sistema Portuale A.C.S. a Ravenna. L’evento ha visto la partecipazione del Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Ravenna C.V. (CP) Giovanni Greco, del Segretario Generale dell’Adsp Mare Adriatico centro-settentrionale Paolo Ferrandino, dell’Assessora al porto Mariagiulia Randi e del capo pilota della Corporazione piloti del Porto di Ravenna e vice Presidente di Fedepiloti, com.te Roberto Bunicci.

La moderazione dell’incontro è stata affidata al giornalista Lorenzo Tazzari. Il primo intervento in ordine di presentazione è stato quello del padrone di casa, il dott. Paolo Ferrandino, Segretario Generale dell’Adsp Mare Adriatico centro-settentrionale, in rappresentanza del Presidente Rossi, purtroppo fuori Ravenna per motivi lavorativi. Nel suo intervento il dott. Ferrandino ha subito usato parole di ringraziamento e grande soddisfazione verso la categoria dei piloti ed in maniera particolare per il pilotaggio Ravennate definito “una eccellenza Nazionale che bene sa cogliere lo spirito essenziale del delicato ed essenziale ruolo nell’unico vero porto canale d’Italia, cosi ricco di uniche e specifiche peculiarità”. Ferrandino ha poi sottolineato, in un passaggio molto apprezzato del suo intervento, che “ il valore della sicurezza non è un costo ma al contrario un investimento” , parole sposate in pieno da tutti i presenti all’evento e che confermano l’importanza dell’attività di sicurezza che è prerogativa essenziale del servizio di pilotaggio.

Un riconoscimento speciale è stato riservato al capo pilota Roberto Bunicci, fresco di nomina alla vice Presidenza nazionale di Fedepiloti, un ruolo di estrema importanza che dà merito a lui ed alla comunità portuale Ravennate tutta. A seguire sono arrivati i saluti dell’Amministrazione Comunale, da parte della dott.ssa Annagiulia Randi, assessora con delega al porto, la quale nel suo intervento ha riconosciuto ai piloti del porto di Ravenna “dedizione e passione straordinari con competenze di assoluto prim’ordine, a tutto vantaggio dell’operatività del porto e della massima sicurezza delle navi che vi scalano”. Il convegno ha visto poi l’intervento più corposo e dettagliato del com.te Roberto Bunicci, capo pilota della corporazione piloti di Ravenna e organizzatore principale dell’evento. L’esposizione del com.te Bunicci è stata supportata dal prezioso contributo del Comandante in II della Capitaneria del porto di Ravenna, C.V. Giovanni Greco, che oltre ad anni nella Amministrazione, vanta anche un lungo periodo di esperienza quale ufficiale di bordo sulle unità mercantili, in special modo LPG Carrier. Bunicci ha trattato subito il tema principale dell’evento ovvero “Spazi adeguati per una crescita sicura”.

Nella sua esposizione il capo pilota si è soffermato sulle due accezioni del termine sicurezza: certezza di crescere in seguito ai miglioramenti apportati e la sicurezza di tutte le fasi di navigazione in spazi portuali ristretti. Un nodo cruciale ancor più oggi che il tema del gigantismo navale è di massima attualità. Fatte alcune premesse storiche sull’imponente sviluppo industriale e portuale di tutta l’area e della parte retrostante il canale Candiano, si è riflettuto sul valore del porto come rifugio per le navi ed i suoi equipaggi: “esso dovrebbe essere sempre accessibile ed essere utile come lo sono i tanti porti che si sviluppano lungo le nostre coste, per lo più di modeste o anche modestissime dimensioni, ma che comunque hanno reso un capillare ed eccellente servizio di vicinanza, fra il punto di consegna da mare e la ripartenza con altra modalità per i territori limitrofi retrostanti”.

Il com.te Bunicci ha poi continuato focalizzandosi sulle moderne dimensioni delle navi e sul rinnovamento delle flotte: “oggi sono messi fuori gioco dalle nuove dimensioni navi e conseguenti modelli di economicità di scala. Ma quanto ancora potremo ampliare le dimensioni delle navi? Rinnovare le flotte è enormemente più rapido ed economico che ampliare i porti, tanto che si dibatte continuamente sul tema. Dallo spostamento della diga foranea a Genova, agli approfondimenti di Gioia Tauro per accogliere le mega container, Civitavecchia che si amplia per accogliere le navi da crociera più grandi al mondo, approdiamo a Ravenna che si accinge anch’essa, ad un importante passaggio di trasformazione infrastrutturale fra il porto canale entro dighe, il rinnovato Ravenna Civita Cruise Port ed una potenziale ed importante offerta anche per quello offshore”. Inevitabile non parlare poi dell’incidente accorso alla nave Ever Given nel Canale di Suez, un esempio che più di tutti spiega il problema odierno tra il gigantismo navale e la mancanza di rinnovamento infrastrutturale: “il canale di Suez, secondo asset nazionale dell’Egitto dopo i ricavi dalle vendite del petrolio e gas, è stato oggetto di vari e ripetuti miglioramenti.

Anch’esso però, in occasione del transito della Ever Given con condizioni meteo difficili, ha mostrato i suoi limiti, tanto da rendere quasi inevitabile il disastroso incaglio della nave che ha generato preoccupazioni e profonde riflessioni sul valore della cosiddetta catena logistica nei flussi estremo Oriente-Europa Med e Nord”. “Si è parlato del vento forte che ha agito sulla nave (windage)” ha continuato il com.te Bunicci “dato che ha generato una deriva con angolo “sweep” per cui la sua “nuova” larghezza dinamica è aumentata da 60 a 100 mt totali, con ovvi riflessi su effetti idrodinamici tipici durante la navigazione in canali ristretti, come è anche per quello di Ravenna”. Nel suo dettagliato intervento, il Capo Pilota di Ravenna ha affrontato anche dinamiche più tecniche ma essenziali per far comprendere appieno il suo discorso. A tal proposito sono stati esposti i principi del Terorema di Bernouilli con le sue applicazioni pratiche negli effetti di conduzione e relativo comportamento di navi in spazi ristretti. Continuando sul filone spazi longitudinali e laterali oltre che verticali (draught), sono stai esposti alcuni parametri di riferimento estratti dai volumi Masterplanning spazi portuali nuovi o da sviluppare tipo Pianc e simili. Un importante aspetto evidenziatosi durante l’esposizione, è che “un porto sicuro è anche un porto efficiente a tutto vantaggio delle navi che vi operano, delle vite umane intorno al mondo nave (equipaggi, lavoro portuale, Servizi, diporto e cittadini fruitori dell’ambiente marino), delle infrastrutture portuali e del patrimonio ambientale”.

Maggiori spazi determinano infatti una serie di vantaggi come:

• Minore rischio di incidenti gravi
• Maggiore possibilità di accogliere navi di stazza maggiori
• Migliore gestione degli eventi meteorologici violenti (sempre più frequenti per effetto del global warming)
• Migliore gestione delle situazioni di scarsa visibilità
• Possibilità di creare fondali verificati ed adeguati con sezioni marine navigabili maggiori.

I piloti del porto dal canto loro possono, ed anzi stanno mettendo in campo, numerosi cambiamenti del proprio lavoro in termini di ottimizzazione, miglioramento e perfezionamento come:

• Training specifici anche su simulatori reali tipo” manned model”
• Simulazioni presso centro dedicati a testare le condizioni limite del porto/nave
• Largo impiego dei c.d. PPU (pilot Portable Unit) sistemi ultraprecisi GNSS per definire come si muoverà la nave
• Trasferire tutte le skill ai piloti più giovani assunti nella logica del continuo turn over generazionale
• Creare aliquota minima di piloti pronti ad essere verricellati su navi in emergenza in tempi strettissimi grazie agli elicotteri della Guardia Costiera
• Usare il 100% delle proprio esperienze
• Sostenere con competenza e trasparenza i processi di rinnovamento dei porti e chi li deve progettare e realizzare.

I piloti del porto svolgeranno infine una funzione di “collaudatori” dell’opera fatta e sul piano della buona sicurezza complessiva mentre alle Compagnie di Navigazione, Trader, spedizionieri e terminalisti, spetterà l’onore di effettuare i test e valutare un reale sviluppo economico dell’intero comparto che ruota intorno al porto ed alla sua intermodalità.

QUI L’INTERVISTA AL COMANDANTE BUNICCI

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