RELAZIONE DEL PRESIDENTE COM.TE LUIGI MENNELLA – ROMA, 28 APRILE 2021
Buongiorno a tutti e benvenuti alla 74esima Assemblea della Federazione Italiana dei Piloti dei Porti. Saluto e ringrazio per la gradita partecipazione, il Vice Ministro Onorevole Teresa Bellanova, Siamo gentilmente ospitati dall’Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, che salutiamo e ringraziamo in modo davvero speciale, presso il comando Generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, nella sede di viale dell’Arte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, palazzo che è storicamente il luogo dell’amministrazione marittima, o per lo meno di tutti i servizi ministeriali che si occupano più direttamente di navigazione e di portualità.
Saluto ancora: Il Presidente della nona commissione ai Trasporti alla Camera On. Raffaella Paita, Il componente dell’ottava commissione Ambiente alla Camera On. Paola Deiana gli Onorevoli Davide Gariglio ed Edoardo Rixi, entrambi componenti della commissione Trasporti alla Camera. Un benvenuto infine ai rappresentanti di tutte le associazioni di categoria collegati. I would also like to greet the president of European Maritime Pilot Association – Capt Stein Inge Dahn and the President of the – International Maritime Pilot Association – Capt Simon Pellettier Saluto infine TUTTI i colleghi Piloti d’Italia ed i tanti che ci seguono in diretta streaming. Oggi non spenderemo parole sul momento assolutamente straordinario che, non solo il pilotaggio italiano, ma tutto il Paese ed il resto del mondo, sta vivendo. Dopo oltre un anno di ineluttabile realtà, questo è purtroppo ciò che sperimentiamo quotidianamente sulle nostre vite e su quelle, ahinoi, dei nostri figli. Anche quest’anno, – come da 74 anni, – parliamo di pilotaggio portuale e nello specifico del pilotaggio portuale italiano. Permettetemi pertanto, – in primis, – di tessere le lodi – del nostro – inquadramento giuridico – e quindi dei colleghi che, nonostante le tante difficoltà del momento, hanno garantito piena operatività del servizio, a vantaggio del sistema portuale e delle navi che scalano nei nostri porti. Così come ha fatto la nostra Federazione, continuando a dare il proprio contributo istituzionale finalizzato a mantenere il più alto gradiente di sicurezza nei porti, a favore di chi ne è il garante unico: il comandante del porto.
La natura giuridico-amministrativa, della nostra organizzazione, fa ricadere direttamente tali costi esclusivamente sui piloti stessi. Perchè la “spesa globale reale” è incomprimibile, anche in casi emergenziali come quello che abbiamo vissuto e stiamo tuttora vivendo. Come ben noto dal 2018 il MIT ha avviato una verifica complessiva dei criteri e meccanismi di formazione delle tariffe di pilotaggio, per accertarne la congruità, la proporzionalità e la trasparenza rispetto al Regolamento Europeo 352/2017. Tralasciando le tappe e le analisi congiunte fatte da TUTTE le rappresentanze, oltre alla Fedepiloti, dopo circa 2 anni e mezzo, è stata presentata al Ministero una proposta condivisa di modifica di quegli stessi criteri e meccanismi. Non è certo questa la sede per addentrarci nei dettagli di tale proposta, ma ci limitiamo ad evidenziare che in linea generale, la formula di calcolo tariffario si è dimostrata idonea e capace di adeguarsi nel tempo. Confermandosi, così, un valido strumento alla base del meccanismo di aggiornamento tariffario della categoria. Purtroppo siamo ancora in attesa del provvedimento ministeriale!!! Vogliamo sperare che questa 74esima assemblea annuale sia propedeutica in modo definitivo alle questioni sollevate, con particolare urgenza alla questione tariffaria, punto di partenza per cominciare, fin da subito, a lavorare su altri temi di grande interesse per il pilotaggio italiano.
Salutiamo il neo-costituito Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Anche in questo senso i piloti potranno fare la loro parte se pensiamo, per esempio, al rinnovo del parco imbarcazioni o alle torri pilota. Ma già in materia di tutela ambientale è giusto sottolineare l’impegno profuso, dall’Autorità marittima assieme ai piloti, per il mantenimento dell’unica Area Marina Particolarmente Sensibile del Mediterraneo: Lo Stretto delle Bocche di Bonifacio. Un’area marittima tanto pericolosa per la navigazione, quanto ricca di bellezze naturali e di biodiversità, che le Nazioni Unite, attraverso l’IMO, hanno inequivocabilmente disposto che venga tutelata attraverso particolari misure, tra cui: il pilotaggio raccomandato. Su questo tema, l’ottava e nona commissione alla Camera – (rispettivamente Ambiente e Trasporti) – hanno discusso le risoluzioni presentate dai deputati On. Paola Deiana e On. Edoardo Rixi, – che ringraziamo sia per la convergenza politica trasversale ottenuta che per la possibilità di audizione offerta a questa Federazione lo scorso 15 aprile. Prima di concludere permettetemi un pensiero rivolto ai miei colleghi: Nel 2022 la Federazione Italiana dei Piloti dei Porti compirà 75 anni. Auspichiamo di farlo con il nuovo Statuto ed il Codice Etico – pensati per dare alla nostra organizzazione maggiore continuità e coesione. Maggiore coesione e massa critica (condividiamo di nuovo le sagge parole dell’Ammiraglio Pettorino) – sono condizione essenziale.
Come detto, la crisi, sia economica che sanitaria, non colpisce tutti in maniera omogenea. Una collaborazione organica tra le Corporazioni limitrofe, o addirittura, come già ipotizzato negli anni, la creazione di veri e propri distretti di pilotaggio, potrebbero essere strumenti validi da considerare. “Professione pilota” recita il nostro titolo. In queste due parole c’è tutta la competenza e la formazione con cui facciamo la differenza nella nostra capacità professionale. Competenza e formazione, non sono due componenti avulse da un ecosistema economico, sociale e ambientale, in cui la comunità dei piloti vive ed opera quotidianamente, sulla base di un denominatore comune: la sostenibilità! Ovvero, la “condizione per cui la generazione presente soddisfa i suoi bisogni senza compromettere la possibilità alla generazione futura di soddisfare i propri”. “Come raggiungere un traguardo?” Goethe rispondeva: “Senza fretta, ma senza sosta”. E Con queste parole, vi saluto e vi ringrazio per l’attenzione.